“Avanti e indré” in italiano, omaggio dei Bugaron al Carnevale e al Prof. Berardi
Un’emozionante interpretazione della Borghetti Bugaron Band dell’inno del Carnevale di Fano
Nell’estate del 2003 nacque l’ispirazione per l’ormai celebre brano della Borghetti Bugaron Band, cantato in dialetto fanese, “Avanti e indré”, il quale successivamente si trasformò nell’inno ufficiale del Carnevale di Fano 2004. Nel tempo è entrato nei cuori dei fanesi e continua a tutt’oggi ad essere eseguito in ogni edizione della manifestazione.
Recentemente, noi Bugaron, ci siamo chiesti: perché non creiamo un video in cui Nicola recita il testo in italiano? Sarà più semplice far capire a tutti il significato del brano.
La canzone, infatti, con la sua allegra melodia, potrebbe far passare in secondo piano il testo, che in realtà è molto significativo. La mattina del concerto per il ventennale della canzone non abbiamo potuto fare a meno di pensare al nostro mentore, “il Professore” Alberto Berardi: lui, fin dall’inizio, aveva colto la profondità della canzone. Tanti anni fa, durante una cena, spiegò nel dettaglio e per ore il significato dei versi “fra carusin e carusel… e i caruson da mort”: secondo lui, in quella frase era racchiuso tutto il senso del Carnevale. Nel testo di “Avanti e indré” c’è il senso del Carnevale come ribaltamento momentaneo delle regole sociali, e l’esorcizzazione della paura e della morte. Infatti il Carnevale è, nelle sue manifestazioni, una “rinascita” individuale e collettiva: la maschera rappresenta, in fondo, un essere altro da sé, una capacità di trasformarsi e quindi di rinascere….
Le sue riflessioni ci aprirono gli occhi. Poi, Gaggi disse: “Quando ho scritto quei versi, non avevo idea di tutto questo, Professore!” E lui rispose: “Gli artisti spesso intuiscono le cose, poi ci siamo noi a spiegarle” …Ci considerava grandi artisti, un complimento che ci rese imbarazzati e al tempo stesso fieri.
Il Professore fu determinante anche per il nostro album “Flaminia”. Analizzò i testi con acume, trovando similitudini con poeti e letterati. La sua vasta cultura arricchiva le nostre conversazioni. Berardi continuò: “Ho dato vita al Progetto Flaminia e contemporaneamente voi fate un disco e lo chiamate Flaminia.. vedete..!?!?” Era evidente che eravamo sulla stessa lunghezza d’onda.
L’ultima volta che lo vedemmo fu al nostro trentennale, in prima fila a tifare per i suoi “ragazzacci”. Era divertito e sembrava apprezzare la nostra energia.
Con questo video, dedichiamo quindi un tributo al Professore Alberto Berardi, alla sua memoria e al suo pensiero. Ci manca tanto, come immaginiamo manchi a tutta la comunità di Fano.
GUARDA QUI il video di “Avanti e indré” recitata in italiano
Leggi QUI il testo di “Avanti e Indrè” in dialetto fanese e la traduzione in italiano