I Bugaron al Carnevale di Fano 2016
Nicola racconta le emozioni provate durante il Carnevale
Magari non ce ne sarà bisogno, dato che mi avete visto per tre domeniche di fila sul carro della Musica Arabita, e poi al nostro concerto di Martedì Grasso in Piazza XX Settembre a Fano (grazie.. eravate tantissimi ad ascoltarci!), e anche in qualche intervista sui giornali e in quelle con le tv locali (..orribili, povero me! Ti mettono davanti un microfono dopo che, in piedi dalle sei e mezza, tre ore che canti, salti e balli, sei letteralmente stravolto.. rischi di fare una figuraccia! 😀 ) ma… cosa posso dire ancora sulla partecipazione della Borghetti Bugaron Band al Carnevale di Fano 2016?
Ci sono due o tre cose che mi piacerebbe dire, che non si sono viste e di cui non si ha né tempo né occasione di parlare durante le interviste di cui sopra, che rappresentano il bello del “Carnevale bugarone” e che per me personalmente sono state fonte di emozione.
Le elenco brevemente:
- le nostre facce al solito appuntamento delle h.10.30 al Bar Berto: sembravano quelle dei bambini di terza o quarta elementare quando vanno in gita;
- la nostra “dur” manager Valentina che, fuori dal bar, incalzava: “ragazzi muoversi, è tardi, è tardi è tardi! Dobbiamo andare per il Corso a regalare il CD “Flaminia” a chi canticchia ‘Avanti e Indrè’!” e noi da dentro il bar: “Siamo pronti! Arriviamo! Aspettaci.. beviamo l’ultimo campari!” … “Maa.. un prusechin en el facen?” (Cirio)..
- i meravigliosi bambini, alcuni piccolissimi, che cantavano la canzone del Carnevale durante la sfilata mattutina dei bimbi in Viale Gramsci e le loro mani tese a prendere il nostro Cd contenente l’Inno del Carnevale “Avanti e Indrè” (che, effettivamente, regalavamo);
- la foto fatta con la figlia di Pacassoni mentre ci raccontava l’emozione che provano ancora in famiglia ogni volta che sentono “e allora avanti Pacassoni coi carri e ….ta,ta,ta!”
- le chiacchiere fatte mangiando e bevendo insieme al ristorante (sempre noi Bugaron.. sempre gli stessi da una vita) prima che iniziasse il delirio del Carnevale: un’atmosfera da vigilia di festa, …per me, il momento più bello;
- i saluti festosi con i ragazzi della Musica Arabita mentre salivamo gli scalini interni del carro;
- le facce della gente (e mamma mia quanta ce n’era quest’anno!) sui palchi, sulla torretta, per strada che ci riconosceva e ci salutava;
- il suono dei miei passi solitari, al ritorno a casa, la sera.. magari in vie scure e deserte, con ancora in testa il frastuono, i canti, gli ottoni, il battere dell’Arabita..
Questo è stato il nostro Carnevale 2016, un gran divertimento da prendere terribilmente sul serio, fino in fondo, fino alla fine. Grazie ancora a tutti per essere stati con noi!