Dal blog di Nicola: la musica è cambiata.. e buon 2024!

Buon 2024 a tutti! Quest’anno, causa festività molto impegnate, il blog per il fine anno lo scrivo ad anno
cominciato (come sempre su sollecitazione dell’instancabile “dùr” manager Valentina!).
Tanto c’è ancora l’epifania, siccome è la Befana che porta via le feste, festa ancora è!
Salutiamo il trentacinquesimo anno di attività della Borghetti Bugaron Band…. solo per cominciare il trentaseiesimo” e ricordiamo con piacere anche i complimenti che ci sono arrivati in lettera da parte del Sindaco di Fano Massimo Seri che ci ha definiti “istituzione del panorama artistico fanese“, possiamo dire che il 2023 è stato un anno parecchio intenso a livello personale per tutti ma, nonostante questo, riguardando indietro, come band abbiamo fatto un sacco di cose!
Mi sembrava avessimo suonato poco, e invece.. accidenti: il live acustico a “Cantine aperte” dall’amico Bruscia, l’immancabile concerto estivo a Bagni Gabriele (ormai un’appuntamento fisso!), la partecipazione al festival dialettale Pieve Cagnis Beer Fest, la giornata di baratto & musica a Pesaro all’Orto sociale il Grano e la Zizzania, il concertone al nuovo salone Don Paolo Tonucci al Vallato, e i piccoli live al Bloody Mary Bistrot di Marotta e dagli amici di Vita da Pacos a Roncosanbaccio.. concerti elettrici ed acustici (che è una dimensione che mi piace sempre di più e ci viene sempre meglio) e la partecipazione con le nostre musiche e anche come attori -in video- alla commedia “L’Isola dei fanesi” dell’amico David Berardi! Certo, in confronto a, che so, 10 anni fa, non sono tanti, ma cominciano ad essere tanti gli anni di molti di noi bugaroni.. e nel frattempo è cambiato molto anche il panorama della musica suonata dal vivo.. Si suona meno in generale, mi sembra.
Al concerto al salone, in una breve intervista prima del concerto, Davide Cecchini mi ha chiesto cosa è cambiato nel tempo e cosa è rimasto uguale per noi Bugaron.
La risposta è stata facile e lo che diciamo sempre durante i nostri live: è cambiato il mondo! Nel senso che il nostro mondo è finito. Ed è avvenuto tutto molto in fretta. Come diciamo in Bugaronian Rhapsody: “no sin i fioi neti tel novcent e in tel domila en ce capin più nient!”.
Tante cose e tanti personaggi, musicisti, autori, (penso soprattutto a De Andrè, Gaber, Pino Daniele…. Ma
anche Enzo Biagi, Piero Angela, Gianni Mura…) che erano dei nostri punti di riferimento… non ci sono più e, personalmente, mi mancano molto.
È cambiata la musica, il modo di ascoltarla e di suonarla (che poi adesso si dice “consumare” che è un verbo che dice
tutto!), noi bugaron siamo nati e cresciuti coi “dischi”, dischi che abbiamo fatto fino a poco tempo fa.
Adesso, più che per esigenze pratiche nostre, che per una volontà di “aggiornamento” facciamo uscire nuovi singoli e dopo “El Stradin” con regia di Nicola Nicoletti, quest’anno abbiamo fatto uscire due brani nuovi con relativi videoclip autoprodotti che sono andati molti bene, come “El Bar Gnesi”.
L’ultimo, “Stappa, stappa”, uscito sotto le feste di Natale, sta andando benissimo.
Come al solito ci siamo divertiti molto a girarli! Qui è d’obbligo citare Nikkio – Niccolò Serafini (arrangiamenti, registrazioni audio) e Andrea Ceccarelli che ha realizzato i video.
Siamo autarchici! Scherzo, chiaramente.. ci hanno dato una mano Brizio – Fabrizio Cattalani e Giorgio “Decai” Caselli e
soprattutto voi che ci ascoltate e ci seguite sempre con grande affetto.
Cosa è rimasto uguale?
Siamo rimasti uguali noi, ‘sti “ragazzini” che hanno passato i 50, ma che quando si vedono e fanno le cose
tornano bambini…. E saremo magari anacronistici… ma siamo noi…. “No sin acsì!
Buon anno!

Nicola Gaggi