La Borghetti Bugaron Band torna al Carnevale!
“Avanti e indrè” è la canzone del Carnevale di Fano 2015
Era l’estate del 2003, la più calda che i miei, ormai non pochi, anni, ricordino.
Feci arrivare al Prof. Alberto Berardi, notissimo intellettuale fanese e allora presidente dell’Ente Manifestazioni, il nostro disco “El post de d’là”.
L’album era accompagnato da un biglietto dove si spiegava che lo stesso era “un omaggio a un cultore del dialetto fanese” e lo firmai “Nicola Gaggi, el fiol de Nano, nepot d’Armeto el calafà” (Nicola Gaggi, il figlio di Nano, nipote di Ermete il carpentiere navale) …. Tanto per essere chiari!
Il Professore (l’ho poi sempre chiamato così) mi telefonò dopo qualche tempo, dicendomi che il disco gli era piaciuto molto e incaricò quindi la Borghetti Bugaron Band di scrivere la canzone per l’edizione 2004 del Carnevale di Fano! Lì per lì… su due piedi, al telefono!
Il brano lo scrissi di getto, su una panchina del Lido, vicino alla vecchia fontana dell’acqua ferruginosa” che bevevamo sempre da bambini.
Immaginai questo tipo che cammina dal Lido verso viale Primo Maggio e pensa ai tempi che sta vivendo, alle tante cose inutili che la gente è costretta a comprare, a pagare, un povero burattino a cui tirano i fili, che non conosce realmente il burattinaio e la commedia che giornalmente gli fanno recitare. Passa poi lungo le mura romane e pensa alle tante guerre che si sono combattute nella storia e alla tanta, troppa povera gente che andava a morire senza magari sapere il perché!
Però, finite le mura …. eccolo che entra dentro al Carnevale! Il periodo in cui il popolo può sbeffeggiare il potere, prenderlo in giro, rivendicare una coscienza, una capacità di autodeterminazione!
Il ritornello parte con: “Avanti Pacassoni coi carri!”, vecchio ritornello del Carnevale che ormai è un detto fanese che sta per “Svelto, datti una mossa!” Il Carnevale vissuto come momento di liberazione, ma anche come possibilità di riscatto, di presa di coscienza che possa dare alla gente la forza di combattere per una vita più vera.
Nell’ultima strofa la canzone cita la Musica Arabita che, proprio quell’anno, dopo tanto tempo, tornava sullo storico carro a gradoni sul quale salì anche la Borghetti Bugaron Band.
Fu un’esperienza esaltante, divertentissima, e la canzone ebbe un gran successo! E’ difficile spiegare certi momenti, bisogna viverli.
Forse il video girato da Paolo Berti assieme a noi può dare un’idea dell’euforia che c’era, perché a parole non so quanto si possa rendere l’idea.Stavamo sul primo gradone del carro, io sempre in piedi sulla balaustra (sennò chi mi vedeva!), stornelli, birre, il vino bianco e la canzone che cantavamo di continuo…. e si finiva sempre senza voce!
Ricordo il finale di una Domenica di Carnevale, l’ultimo giro della luminaria con il prof. Berardi con in testa il cilindro e il guanto gigante da Direttore della Musica Arabita (che era stato del padre) mentre ballava assieme a noi che intanto suonavamo e saltavamo e la massa di gente sotto il carro che ballava indiavolata!
Quest’anno ci riproviamo, “Avanti e Indrè” sarà di nuovo la canzone del Carnevale di Fano (grazie alla carnevalesca.. La cosa ci onora molto al limite dell’imbarazzo!)
Video: La Musica Arabita e la Borghetti Bugaron Band – Carnevale di Fano
Sono passati gli anni e ci chiediamo “I la farin più a saltè cum cla volta?!” Ma sì, per il Carnevale questo ed altro! Ci aiuterà lui a trovare “chel con d’energia per cumbata e campè” ….. “Avanti Bugaroni coi carri e ….. tà tà tà!”