“Vent’ann avanti e indrè”: un live per festeggiare i 20 anni dell’inno del Carnevale di Fano 2004

Le origini di “Avanti e Indré” e il bel ricordo del suo padrino Alberto Berardi

Sabato 20 gennaio, presso il Salone della Casa della Comunità Don Paolo Tonucci, l’Associazione “Porte Aperte” presenta “Vent’ann avanti e indrè”, il concerto della Borghetti Bugaron Band in occasione del ventennale dell’inno del Carnevale di Fano 2004 “Avanti e Indrè”. Il live, inserito nel calendario delle manifestazioni del Carnevale di Fano 2024, inizierà alle h.21.00 con ingresso a 5 euro con dolci e vin brulè per tutti.

“Avanti e indré” fu presentata durante il Carnevale di Fano 2004 divenendone la canzone ufficiale e da allora è rimasta nelle orecchie e nei cuori dei fanesi che per anni l’hanno cantata e ballata durante i corsi mascherati, alle feste e ai concerti dei Bugaron che la suonano sempre durante i live (“anche perché, se non la mettiamo in scaletta, tanto ce la chiedono…”).

“Fa piacere parlare di com’è nata “Avanti e indré”, racconta Nicola Gaggi, cantante e autore del gruppo, “anche perché è un’occasione peri ricordare Alberto Berardi, una persona che ha significato tanto per la nostra band ma anche per il Carnevale e per la città di Fano. Era l’estate del 2003, avevo inviato per email al “Professore” -come lo chiamavamo noi- il nostro album “El post de d’là”. Mi telefonò poco dopo: “Ho sentito il disco… scrivete voi la prossima canzone del Carnevale!”. Come sempre avevo con me la chitarra e su una panchina del Lido, con un caldo pazzesco, nacque “Avanti e indré”. Seguì un periodo febbrile, la band realizzo l’arrangiamento del brano con l’aiuto di Silvio Giri e Giorgio Caselli, cominciammo a registrare e man mano facevamo ascoltare il brano al Professore, che ne era entusiasta e che poi si inventò il nostro coinvolgimento sul neonato carro della Musica Arabita..”.

I Bugaron hanno pensato di festeggiare questa canzone perché il brano, oltre a celebrare la dissacrante allegria del Carnevale, ha un testo ancora attualissimo, che parla di crisi del sistema economico e di guerre sempre più numerose e vicine. Nella canzone c’è però anche la speranza che, proprio una tradizione antica come il Carnevale, possa essere un momento di riscatto per tutte le persone, per ribellarsi e non subire, spesso inconsapevolmente, certe situazioni, proprio come recita il finale di di Avanti e Indrè (“… e la la Musica Arabita, che è ma là giù in fond, chisà che da machì en pert la riscosa del mond!)

L’appuntamento è quindi per Sabato 20 gennaio 2024 h.21 n via Ranuzzi 1 a Fano (zona Vallato)
c/o Salone della Casa della Comunità Don Paolo Tonucci. Ingresso a 5 euro con vin brulè e dolci vari.